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"NUVOLE IN VIAGGIO"

Interpreti Trama Proposta di lettura L'abbiamo discusso così

secondo film del ciclo "Disoccupati Organizzati"

Regia di Aki Kaurismaki.
Finlandia, 1997
durata 101'


INTERPRETI
Outinen Kati (Ilona), Vaananen Kari (Lauri), Salo Elina (Rouva Stomolm).




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TRAMA
Ilona e Lauri sono moglie e marito. Le loro occupazioni, un tempo sicure, diventano improvvisamente il loro problema primario. Sfiancata al limite dell’assurdo dalla difficoltà della ricerca di un nuovo lavoro, una famiglia finlandese lotta unita.

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PROPOSTA DI LETTURA
"Avete mai visto un film di Kaurismaki? Provateci, possiamo garantirvi che non si muore. Non sarà vivace, alla moda, ingegnoso e soprattutto costoso come uno spot, per un po' non vi sentirete proprio a casa vostra, e difficilmente vi innamorerete dei protagonisti" (Il Messaggero, Fabio Ferzetti, 20/4/1997).
Aki Kaurismaki è effettivamente un regista bizzarro. E questa sua opera ne è la prova. L’ironia, il fine umorismo, che scaturisce dalla inadeguatezza dei dialoghi con le scene vissute, sono gli strumenti con cui il regista costruisce una storia in cui l’orgoglio e la dignità di fronte all’avversità sono i veri protagonisti.
E le nuvole?

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L'ABBIAMO DISCUSSO COSI'

Nuvole in Viaggio è un film dai registri molto particolari.Una pellicola che da l'impressione di essere stata girata con pochi mezzi, dagli scenari scarni dove i colori dominanti appartengono alle varie tonalità dell'azzurro.
E' anche questo un film sulla disoccupazione, in quanto i due protagonisti perdono il lavoro proprio a causa di ristrutturazioni aziendali imposte dalla legge del mercato. Non è però l'argomento trattato dal film a colpire il nostro pubblico. Infatti la discussione si dirige verso il modo con cui il regista finlandese narra la vicenda. I dialoghi molto freddi vengono definiti "dialoghi tronchi". Lunghi silenzi pervadono il film e il tono che ne risulta è piuttosto monocorde, privato di ogni sfumatura emotiva. Si è sottilineata anche la cattiva qualità del doppiaggio.
Siamo lontanissimi dalla mediterraneità di Marius e Jeannette e il giudizio sul film non è così unanime.
Il dibattito si è soffermato sull'analisi del modo in cui i sentimenti sono stati descritti. Emergono la tenerezza e il rispetto con cui Kaurismaki tratta i suoi personaggi. I gesti e le parole sembrano freddi e poco espressivi, in realtà rispecchiano il modo tipicamente nordico di relazionarsi con gli altri.
Al pubblico è stato chiesta quale fosse la caratteristica in comune ai vari personaggi. La risposta è stata unanime: la dignità con cui continuano a lottare nonostante le innumerevoli avversità.
Anche in questo film la figura femminile è disegnata con forti tratti. Già dalla scena iniziale si capisce il ruolo centrale che la protagonista assumerà in tutta la vicenda. Le figure maschili sembrano essere più deboli e in taluni casi addirittura negative (le scene più violente hanno tutte protagonisti maschili).
Nella coppia, però, i ruoli sono paritari. Mai un componente rinfaccia all'altro le sue debolezze. Insieme, marito e moglie trovano una soluzione alla loro disoccupazione e grazie ad alcune fortunate coincidenze si avviano ad un happy end tutt'altro che hollywoodiano.

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