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"Uomini & Donne:
Istruzioni per l'uso"
(quarto ciclo della stagione 1998/99)

Il quarto ciclo, "Uomini & Donne: Istruzioni
per l'uso" presenta tre pellicole accomunate
dall'introspezione psicologica con cui sono analizzati i
protagonisti e i loro problemi relazionali con gli altri,
con se stessi e con il proprio passato.
Il primo è Mrs. Dalloway di Marleen
Gorris (USA, Gran Bretagna-1997). La regista, che aveva
saputo già ben affrontare il tema della donna in
'L'albero di Antonia', traspone in pellicola l'omonimo
romanzo di Virginia Woolf (abile e fine descrittrice
dell'universo femminile). Il film presenta il modo di
porsi e sapere convivere con il proprio passato di due
persone, un uomo e una donna, molto diversi tra loro sia
per estrazione sociale che per temperamento. Una storia
in cui alla fine li scopriamo accomunati dallo stesso
dolore e dalla stessa paura di vivere il presente.
La parola amore esiste di Mimmo
Calopresti (Italia-1998) è una pellicola che racconta la
difficoltà di vivere insieme alla depressione e
all'insicurezza da essa generata. Il binomio
Calopresti-Valeria Bruni Tedeschi (rispettivamente
regista e protagonista), che aveva già dato ottimi
risultati con 'La seconda volta', continua a funzionare,
creando un personaggio, Angela, dalla grande
sensibilità, tratteggiata senza mai cadere né nella
drammaticità, né nella superficiale buffoneria.
Qualcosa è cambiato di James L. Brooks
(U.S.A.-1997), chiude il ciclo con un'abile analisi del
complesso e sfaccettato universo psicologico di un uomo
non più giovane (Jack Nicholson) e delle sue 'piccole
manie'.
Brooks, come già nelle sue opere precedenti, di cui
ricordiamo 'Voglia di tenerezza' e 'Dentro la notizia',
riesce nuovamente ad offrire allo spettatore una
equilibrata alternanza di riso e pianto.
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