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"Orrore e Speranza"
(terzo ciclo della stagione 1998/99)

Il terzo ciclo "Orrore e
Speranza" tratta il difficile tema dell'olocausto.
Le pellicole scelte per questo ciclo concentrano la loro
attenzione su due diverse fasi di questo terribile evento
storico con due approcci altrettanto differenti.
Si tratta de La Tregua di Francesco Rosi
(Italia, Francia, Svizzera-1997) e de La vita è bella di
Roberto Benigni (Italia-1997).
Il primo parla del post-olocausto, del rientro a casa dei
prigionieri dai campi di sterminio. La trasposizione
cinematografica di Rosi è estremamente fedele
all'omonimo libro di Primo Levi ed il film riesce bene
nel suo intento di riportarci indietro nel tempo. Il
registro utilizzato è quello dell'affresco storico
drammatico, quanto gli eventi in esso narrati.
Al contrario Benigni con La vita è bella
rompe per la prima volta nella storia del cinema il tabù
di non trattare con toni scherzosi l'olocausto. Il tema
dello sterminio, rappresentato in tutto il suo sviluppo,
dall'avvento al potere fino alla caduta del regime
nazi-fascista, è qui rappresentato, almeno
apparentemente sotto forma di favola. Una favola, che non
vuole assolutamente negare la crudeltà dell'evento, ma
che anzi, proprio grazie all'utilizzo di un registro
innovatore per il genere, vuole forse proporci un nuovo
punto di vista per riflettere meglio su questo periodo
così drammatico della nostra storia.
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