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"Mafie & Co."
(secondo ciclo della stagione 1998/99)

Il secondo ciclo "Mafie & Co." propone
due film innovativi nel modo di trattare il genere
'mafia'.
Hana-Bi di Takeshi Kitano
(Giappone-1997), il cui titolo nasce dall'unione di due
parole che legate significano 'fuochi d'artificio' e
separati esprimono i concetti di 'Hana' (fiore, simbolo
della vita) e 'Bi' (fuoco, come quello dei proiettili e
quindi simbolo di morte). Si tratta di un'opera cruda e
molto complessa che, proprio per queste sue
caratteristiche, non lascia indifferenti.
Tano da morire di Roberta Torre
(Italia-1997) è la storia romanzata del mafioso
palermitano Tano Guarrasi. Interessante l'idea, peraltro
già sperimentata in Italia, di accogliere nel cast del
film persone provenienti dalla strada. In questo caso
teatro delle riprese è il quartiere 'Vucciria' di
Palermo, dal quale proviene buona parte del cast. La
pellicola, opposta allo stereotipo che caratterizza il
genere nel nostro paese, lascia volutamente spazio al
cattivo gusto e al kitsch.
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